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centro
culturale "città alessandrina"
comune di roma- 2007 - concorso di idee
campi
energetici
Il nuovo centro culturale integrato è pensato come elemento di
connessione e strutturazione del vuoto multiforme, compreso fra via degli
Olmi e via dei Meli nel quartiere Alessandrino e virtuale trait d’union
fra la scuola professionale “T. Gullace” e il quartiere stesso.
Il sistema degli spazi aperti pedonali vede la pista ciclopedonale come
spina dorsale dell’asse di unione fra il lato sud e quello nord
dell’area. Il suo tracciato si allarga in due aree pavimentate a
ridosso del centro: una piazza aperta al sole, verso i resti scultorei
dell’acquedotto densi di fascinosa memoria, e uno spazio dal quale
è possibile accedere ai campi sportivi nella zona ribassata del
lotto senza interferire con le attività interne all’edificio.
Questo “cratere” è un ambito separato dal Centro ma
in diretta comunicazione con il suo parcheggio sotterraneo. Il manto metallico
che avvolge e ingloba il Centro scendendo e risalendo da terra come una
morbida coperta è metafora di un organismo naturale. Su tale metafora
l’edificio costruisce la propria immagine astratta e sospesa, un
grande animale, una concrezione marina, un gas in via di dissoluzione,
da interpretare e decifrare liberamente
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