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Francesco La Grassa. |
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Coordinatore
scientifico arch.
L. Scalvedi
Collaboratori
prof.
S. Costanza, dott. A. Allegra, arch. V. Mancuso, arch. G. Gabriele
Oggetto
Il
progetto di architettura fra Roma e la Sicilia nella prima metà
del Novecento. Contaminazioni, sincretismi e loro rapporto con la storia,
i luoghi, l'evoluzione dei saperi e delle tecniche. L’opera di
Francesco La Grassa
Strumenti
Ricerche
di archivio (Roma, Trapani, Noto, Ragusa), sopralluoghi sul campo, interviste,
ricognizioni sulla letteratura scientifica di base e specializzata
Classificazione
documentaria dell’opera di F. La Grassa, pubblicazione di un testo
monografico, istituzione di un archivio (Carte La Grassa), tutela delle
opere, organizzazione di una giornata di studi e di una mostra itinerante
Lo
studio esamina anzitutto i progetti per le abitazioni, residenze che
innescano un legame di polisemica continuità con la storia e
di serena razionalità nelle forme e nell'uso. Case romane: la
particolarità figurale-morfologica del villino Simoni, fra i
rari esempi di Arte Nuova nella Capitale insieme alle opere di Ernesto
Basile e Giuseppe Sommaruga; le moderne invenzioni nel villino Borgese,
il classicheggiante villino Cirincione e la sontuosa razionalità
di villa Migliore. Case trapanesi: la logica compositiva di casa La
Barbera, il virtuosismo decorativo in villa Laura d'Alì, l'esuberanza
stilistica di casa Ferrante, la fusione architettura-ambiente nei villini
Barresi e Ricevuto, l’elegante compostezza di casa Montalto. Francesco
La Grassa disegna anche importanti edifici specialistici: l’esteso complesso
dei Mercati Generali a Roma in via Ostiense e il palazzo delle poste
di Trapani, l’opera “simbolista” più coerente, esito di un progetto
integrale curato nel minimo dettaglio. Perfeziona la ricerca sintattica
sul telaio in cemento armato e gli studi iconografici sul piano di facciata
contenuto da due volumi turriti nella casina delle palme e nel caffè
ristorante Miramare, centralità del lungomare trapanese e della
costa netina. Interviene a Noto ampliando due edifici di Vincenzo Sinatra,
il convento di San Domenico, adattato con equilibrio a polo scolastico,
e Palazzo Ducezio, oggetto di una delicata sopraelevazione. Come urbanista
redige piani regolatori per Ostia, Trapani e la Sicilia orientale, mai
avari spazialmente, in stretto rapporto con la prefigurazione architettonica.
Dal recupero della marina di Trapani, che affianca nella sua concezione
le più evolute esperienze italiane dei primi anni Venti, alle
intuizioni applicate nel piano regolatore di ampliamento e risanamento
della città di Ragusa, nuova prefettura che diviene un laboratorio
del moderno negli anni Trenta, sino al piano di Noto e dintorni, che
resta in buona parte sulla carta nel tentativo impossibile di coniugare
teorie sul diradamento, richieste del Regime e aspettative di crescita
locale con un impianto esemplare dell’urbanistica tardo barocca
Molti
degli edifici progettati da Francesco La Grassa non esistono più.
Altro obiettivo di questo lavoro consiste nell'evitare ulteriori demolizioni
o saccheggi speculativi della sua opera. Negli ultimi tempi alcune architetture
sono state mutilate, altre malamente restaurate, molte irresponsabilmente
trascurate, non poche demolite nel silenzio generale. Il regesto della
sua attività edilizia può incidere costruttivamente nell'esigenza
di tutela, conservazione e valorizzazione dei manufatti ancora esistenti
BIBLIOGRAPHY
L.
Scalvedi, La concezione simbolista dell'abitare
nell'opera di Francesco La Grassa, architetto e ingegnere trapanese
(1876-1952), Roma 2002.
L.
Scalvedi, «La Grassa Francesco» in Dizionario Biografico
degli Italiani, LXIII, Roma 2004, pp. 80-81.
L.
Scalvedi, Francesco La Grassa. Architettura
e urbanistica fra Roma e la Sicilia nella prima metà del Novecento,
Editrice librerie Dedalo, Roma 2005
CONFERENCES
«Francesco
La Grassa architetto ingegnere trapanese 1876-1952», conferenza
di L. Scalvedi, Trapani, 8 agosto 2003.
«Noto:
architettura e città negli anni Trenta», intervento
di L. Scalvedi durante il convegno «Noto nel XX secolo».
Politica, società, cultura. Giornate di studio. Noto, Palazzo
Trigona 5-6 novembre 2004
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